UN SOGNO - A midsummer night's dream

da William Shakespeare
drammaturgia di Maddalena Mazzocut-Mis
regia di Paolo Bignamini
con Manuele Colamedici, Federica D’Angelo, Ksenija Martinovic
scene e aiuto regia Francesca Barattini - assistente Shantala Faccinetto
organizzazione Carlo Grassi
con la collaborazione di Michele Bertolini, Pietro Conte, Claudio Rozzoni, Sara Sivelli
Foto di scena di Stefania Ciocca

In scena tre attori al servizio di una riscrittura del testo shakespeariano che tenterà d’indagare la metateatralità estrema della drammaturgia, insieme al risvolto più disilluso e amaro delle relazioni amorose.
Cosa resta del sogno al netto dell’inganno dei sensi? Una goffa rappresentazione tragica, che ci fa ridere di un riso amaro e definitivo.
Agli ordini di un Puck rivisitato in chiave romagnola, un Mazapegul che dirige un set di quart’ordine, due improbabili attori di b-movie interpretano tutti i ruoli del Sogno.
Dal “camerino metafisico” dove prendono forma e vita i personaggi, si monta e si smonta un intricato intreccio imperniato sulla dolorosa storia d’amore di Ermia e Lisandro, sulla loro coazione a ripetere il crudele rapporto di vittima e carnefice che li avvince e li separa.
Così, con Elena e Demetrio, con una fata e un muro antropomorfi, con oggetti eterei che ci portano in
un’atmosfera sospesa e ingannatrice, il dispettoso Mazapegul tesse la quotidiana trama di uno spettacolo dell’uomo e dei sentimenti che rimanda a oltranza il suo compimento e lascia in bocca l’amaro sapore dell’insoddisfazione.

NOTE
Lo spettacolo è nato all’interno di un percorso scientifico che ha avuto come fulcro un progetto sostenuto da Fondazione Cariplo dal titolo: SENSI/TEATRO/FILOSOFIA. Strategie di comunicazione nei luoghi di cultura per educare e stimolare il pubblico giovane alla fruizione teatrale e si è costruito interfacciandosi costantemente con gli studenti dell’Università degli Studi di Milano, durante laboratori ad essi dedicati.

ScenAperta Altomilanese Teatri
in collaborazione con
Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Filosofia e Dipartimento di Beni culturali e ambientali)
CSBNO - Consorzio Sistema Bibliotecario Nord-Ovest
Fondazione Collegio delle Università milanesi
con il contributo di Fondazione Cariplo

UN SOGNO è andato in scena a Milano al Teatro I (16/21-5-2013) e al Teatro Oscar (26/30-11-2014). Tra gli spazi che lo hanno ospitato in tournée: Teatro Zeta, L’Aquila; Teatro Ca’ Foscari, Venezia; Teatro Casinò, Sanremo; biblioteche del circuito CSBNO.


ESTRATTI DALLA RASSEGNA STAMPA

“Amleto” e il “Sogno” è sempre Shakespeare ma destrutturato
In «Sogno» ci sono solo tre attori che indagano in chiave metateatrale ciò che resta del pulviscolo onirico al netto dell’“inganno dei sensi”. Come dice il regista, Paolo Bignamini, «rimane una goffa rappresentazione tragica, che ci fa ridere di un riso amaro e definitivo».
MICHELE WEISS - www.lastampa.it/2014/11/28/spettacoli/milano-in-scena/amleto-e-il-sogno-sempre-shakespeare-madestrutturato-HfNXvSoCSf2Rgemw50HH mO/pagina.html

“Un sogno”, la dimensione inquietante del teatro
Una coppia di attori interpreta la girandola di ruoli della piéce, che si fa sempre più frenetica e confusa man mano che un immobile Puck dall’orchesco nome di Mazapegul intreccia i destini di quattro amanti soffiando sui loro sentimenti.
E’ interessante come l’essenzialità di questo novello Shakespeare diventi pretesto per entrare nella testa di un ragazzo innamorato, Lisandro, l’amante di Ermia amata da Demetrio amato da Elena. Il sogno del giovane occupa l’intero palco, punteggiato da bianchi palloncini sospesi come nuvole di pensiero.
GIULIO BELLOTTO - paneacquaculture.net/2014/12/12/un-sogno-la-dimensione-inquietante-del-teatro/

IL SENSO DI…”UN SOGNO”
Le considerazioni sull’amore sono provocazioni, eccitazione pura. La sua accensione, in questa riscrittura
della commedia shakespeariana fatta da Maddalena Mazzocut-Mis, incendia di stimoli erotici la scena.
Filomena spolaor - www.nonsolocinema.com/Il-senso-di-Un-sogno_30739.html

A new dream
Lo spettacolo, portato in scena con la regia di Paolo Bignami, abbandona la usuale chiave onirica e
fiabesca, lasciando il posto a una scenografia minimale, con pochi oggetti d’arredo che mirano a ricreare un’atmosfera estraniata e ruvida da meta-teatro.
Il quartetto amoroso composto da Ermia, amata da Lisandro e Demetrio, a sua volta corteggiato da Elena, sono interpretati da due soli attori che interpretano tutte le parti del racconto, creando una situazione da soap opera, materializzando un racconto shaksperiano esilarante e a tratti goffamente erotico.
Mic hela Bottanelli - teatro.persinsala.it/un-sogno/12455

Ca’ Foscari: in scena il delirio del desiderio amoroso, da Flaubert a Shakespeare
Se l’amore per la Nannini era una camera a gas, per Paolo Bignamini, regista di questo “Sogno”, è solo gas, dell’elio che serve per gonfiare palloncini che poi finiscono chissà dove, e forse scoppiano quando incontrano una fonte di calore improvvisa.
RITA BORGA - www.klpteatro.it/ca-foscari-in-scena-il-delirio-del-desiderio-amoroso-da-flaubert-a-shakespeare

Un sogno. Dolori di una notte di mezza estate. Teatro I. Milano
Di fronte a “Un sogno” i nostri sensi hanno continui stimoli, favoriti dalla regia di Paolo Bignamini.
Ma quello che rende il sogno veramente tale è il continuo entrare e uscire dei personaggi da se stessi: è il loro vantaggio rispetto a noi, che le passioni le subiamo ad occhi aperti.
Andrea Meroni - www.artspecialday.com/un-sogno-dolori-di-una-notte-di-mezza-estate-teatro-i-milano/

Teatro i Milano: UN SOGNO, di Maddalena Mazzocut-Mis
Mazapegul, rivisitazione dialettale di Puck (Paola Vincenzi), diventa capocomico nella messa in scena del Sogno, dirigendo due giovani attori (Manuele Colamedici e Federica D’Angelo) a cui è affidata l’interpretazione di tutti i personaggi della commedia shakespeariana: un “teatro nel teatro” surreale, che mette in scena la macchina stessa del teatro e, al tempo stesso, il tema dell’amore nella sua drammatica carnalità.
Luca pietro Nicoletti - milanoartexpo.com/2013/05/18/teatro-i-milano-un-sogno-di-maddalena-mazzocut-misrecensione-di-luca-pietro-nicoletti/


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